Il modo più semplice e veloce per ottenere denaro contante è alienare il proprio oro usato in un negozio di compro oro. La convenienza di questi esercizi commerciali è che si può monetizzare il proprio oro vecchio anche sotto forma di oggetti preziosi e gioielli rotti oppure danneggiati, che in altre situazioni vengono considerati dei rottami d’oro. Infatti in questi negozi il valore dei pezzi venduti viene determinato semplicemente dalla quantità di metallo pregiato contenuta e non dal loro stato di conservazione. Di conseguenza l’acquisto rottami d’oro risulta molto conveniente sia per i privati che per i compro oro stessi.
Per ottenere la massima valutazione oro è necessario mettere a punto alcuni semplici accorgimenti: innanzitutto si deve seguire con attenzione l’andamento del mercato dell’oro. Infatti tutti i compro oro fanno riferimento al golden fixing, fissato dalla Borsa di Londra; tuttavia ogni esercizio commerciale applica una quotazione diversa, determinata in maniera autonoma. Bisogna ricordare che l’oro usato è quasi sempre oro 18 carati, cioè una lega: quindi si sottrae alla quotazione ufficiale del metallo 24 carati una percentuale variabile tra il 30 e il 35%. Per questo motivo è fondamentale comparare tra loro i prezzi proposti dai vari compro oro così da vedere quale sia l’offerta migliore. Per ottenere la massima valutazione oro ti suggerisco di controllare con attenzione il sito web aziendale perché alcuni compro oro offrono servizi aggiuntivi molto convenienti: ad esempio, se ci si presenta con il preventivo di un loro concorrente, si ottiene una quotazione maggiore .
Al tempo stesso si deve considerare dove siano situati i negozi: infatti fortunatamente il negozio al quale mi sono rivolta aveva prezzi convenienti ed era vicino casa. In questo modo si risparmia tempo e benzina e si ha una maggiore sicurezza. Girare per la città portando con sè prima oggetti preziosi e poi denaro contante in tasca può essere disagevole.
Una volta arrivati in negozio la procedura viene completata in maniera rapida e semplice. Ti consiglio di verificare anche le caratteristiche del locale: il negozio a cui mi sono rivolta era in una buona posizione e aveva una discreta metratura. Era presente solo l’esercente, tuttavia erano presenti altre due persone che stavano vendendo il proprio oro usato. Bisogna ricordare che la vendita dell’oro usata può essere fatta soltanto da maggiorenni e presentando all’esercente o al commesso un documento d’identità in corso di validità. Infatti il negoziante ha controllato la mia patente prima di procedere con le fasi successive.
Per garantire una transazione sicura e una valutazione onesta è bene fare attenzione ad alcuni particolari: la bilancia deve essere in vista e i risultati della pesatura devono essere perfettamente leggibili anche dal cliente. Ti consiglio comunque di pesare i gioielli e i rottami d’oro a casa, così da avere un’idea di quanto poter ricavare dalla vendita. A questo punto il negoziante ti presenta la proposta di acquisto: in genere la soluzione migliore è recarsi presso un compro oro solo quando si è sicuri della propria scelta. Infatti in questo modo si evita di dover girare a vuoto oppure di perdere in tempo e benzina quanto ottenuto grazie a una valutazione migliore.
A questo punto il commesso riporta sul registro delle vendite i tuoi dati, il peso totale dell’oro usato venduto e la descrizione di ogni singolo pezzo. Si tratta di una fase prevista per legge e che attesta l’avvenuta transazione: anche per questo motivo si deve ricevere la ricevuta. Il pagamento in genere avviene in contanti, a meno che l’importo non superi i 3.000 euro. Si tratta della cifra limite fissata dalle leggi antiriciclaggio: in caso contrario, si riceve il denaro sotto forma di bonifico postale o bancario. A questo punto si può usare l’importo per poter seguire un corso professionale con la soddisfazione di non gravare sul bilancio familiare. Allo stesso modo si può acquistare un nuovo televisore, una lavastoviglie oppure uno smartphone ultimo modello. Io personalmente da alcuni mesi frequento un corso professionale di tatoo, grazie alla cessione di vecchi monili abbandonati da anni in un piccolo scrigno di plastica.