I gioielli in oro rappresentano un’indubbia ricchezza per chiunque. Capita però, per i motivi più svariati, di dover vendere il proprio oro e, di conseguenza, dover stimare sia la qualità dell’oro che si possiede sia la sua effettiva quantità. In questa maniera, conoscendo approssimativamente la quotazione dell’oro usato al grammo, si può sapere con netto anticipo quale potrebbe essere il potenziale guadagno derivabile dalla vendita. Uno sguardo effettuato in modo approfondito al proprio gioiello è sicuramente il primo passo da compiere per un’attenta valutazione.
Differenze evidenti nella colorazione (specie per quanto concerne i bordi dei gioielli) stanno ad indicare che gli stessi non sono realizzati in oro massiccio ma hanno una struttura costituita da un altro metallo e poi semplicemente ricoperto d’oro.
Utilizzando una semplicissima lente di ingrandimento si possono, poi, ricercare dei segni che siano di aiuto ad identificare il proprio oro nella maniera più corretta possibile. E’ possibile eseguire una serie di test direttamente in casa per effettuare queste valutazioni.
Uno dei principali è il test del punzone/timbro che prevede la ricerca, appunto mediante l’uso di una lente di ingrandimento, di un punzone (altrimenti noto come timbratura) che indichi la purezza dell’oro in questione. Questa viene espressa in millesimi (da 1 a 999) o, in alternativa, in carati K (da 10 a 24). E’ rarissimo che un gioiello in oro possa avere una purezza inferiore a questa scala. Se non è presente alcun punzone, è davvero molto probabile che il gioiello di cui si è in possesso sia falso anche se può succedere, nei gioielli più vecchi, che la timbratura risulti non visualizzabile perché cancellata dal tempo. In questo caso, solo un bravo orafo potrà dissipare qualsiasi dubbio.
Il test del magnete va effettuato, come ben si può intuire dal nome, utilizzando una semplice calamita che risulti però abbastanza forte (va benissimo quella utilizzata per la chiusura delle borse). Tale test si basa su una delle principali caratteristiche dell’oro, ovvero la non suscettibilità al campo magnetico. Si dice infatti che esso è un metallo “diamagnetico”. Se, avvicinata la calamita al gioiello, vi è attrazione tra i due, allora il gioiello non è in oro. Occorre comunque prestare attenzione in quanto spesso vengono usate altre tipologie di metallo che, confrontate con il magnete, si comportano esattamente come l’oro.
Vi è, poi, il test della pesatura (o densità) che per l’oro più puro (da 24k) è pari a 19,32 g/cm3. Più è alta la densità, più l’oro che si possiede è puro. Si inizia il test pesando il gioiello in maniera precisa, ottenendone il peso in grammi e prendendo una provetta graduata da riempire con acqua. Immergervi, dunque, il gioiello all’interno. Si assisterà ad un innalzamento del livello dell’acqua nella provetta. Segnando i livelli prima e dopo l’immersione del gioiello di può calcolare la differenza tra i due in millimetri. A questo punto basta un calcolo matematico. La densità, infatti è uguale a massa/volume. Più il risultato ottenuto si avvicina a 19 g/cm3, più l’oro e puro e quindi ha valore.
Il test dell’acido nitrico viene più che altro effettuato dai gioiellieri perché non è semplice reperire questo acido e perché è abbastanza pericoloso da usare. Con le dovute precauzioni, comunque, si può fare. Indossati guanti, occhiali e mascherina si può procedere prendendo un recipiente in acciaio inossidabile e mettendoci dentro il gioiello e versandovi poi sopra una goccia di acido nitrico aspettando poi le reazioni. Se il gioiello diventa verde è falso o semplicemente ricoperto di oro, se assume un color latte è argento ricoperto, se non ha reazioni è in oro massiccio.
Se, poi, l’oro lascia una striscia nera su una piastrella in ceramica semplice è falso, contrariamente no.
Conoscendo il peso del gioiello in oro se ne può ottenere il valore. Basta moltiplicarne il peso per la quotazione dell’oro in tempo reale, consultabile online su portali come oroelite.it considerando sempre i carati del gioiello in questione. Se sono presenti piccole pietre occorre sottrarre dal peso il valore di 0,02 g per ognuna. Comunque, per ricevere una valutazione esatta sul valore del proprio oro usato è indispensabile rivolgersi ad un compro oro avendo cura di sceglierne uno che possa garantire la massima valutazione oro attualmente presente sul mercato.
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