L’argento è uno dei metalli nobili più conosciuti e più utilizzati, grazie alla sua caratteristica di malleabilità che lo rende molto adatto alle lavorazioni più diverse fin dall’antichità.
L’argento si caratterizza a prima vista per la sua tipica colorazione e la particolare lucentezza. Quest’ultimo particolare, però, è anche quello che più richiede attenzione nella manutenzione quotidiana, visto che il contatto con l’aria, con il tempo, tende a far ossidare il metallo e a conferirgli una colorazione scura. Oggi, con i tanti prodotti appositi che esistono, il problema è facilmente superabile e l’argenteria di casa può rimanere sempre splendente. Per strofinare gli oggetti in argento, è sempre meglio usare un panno in microfibra. Per chi ama i rimedi casalinghi, invece che i prodotti appositi è curioso sapere che si può utilizzare per la lucidatura un composto di dentifricio e succo di limone.
Tra gli accorgimenti che si possono usare per rallentare il fenomeno dell’ossidazione, ci sono quelli di non mettere l’argento accanto a oggetti in legno e non esporlo direttamente a fonti di luce.
A livello di produzione, l’argento, oggi, proviene, per la sua maggiore percentuale dai paesi del centro America, Perù e Messico in particolare. Altro produttore particolarmente forte è anche la Cina. Più della metà della produzione mondiale di argento, però, non deriva da estrazioni dirette metallo, ma da quelle di altri come zinco rame e piombo. Le miniere pure di argento, infatti, sebbene esistano e siano all’origine della fortuna di questo metallo, oggi hanno una portata produttiva decisamente inferiore a quella che ricava l’argento come prodotto secondario dall’estrazione di altri metalli. Senza contare il fatto che, in una miniera, per esempio, di rame, chi estrae può ricavare sia il metallo principale (il rame, appunto), sia il prodotto secondario (l’argento) ottimizzando costi e risorse rispetto a miniere di solo argento.
La richiesta del mercato è sempre molto alta, anche perché sono davvero molti i settori in cui l’argento è utilizzato. Il principale è quello che lo vede protagonista del cosiddetto “argento sterling“, ovvero la più conosciuta lega d’argento in cui questo metallo è unito a una percentuale di rame del 7,5%. Il fatto di legarsi a un altro metallo è una caratteristica necessaria per la lavorazione dell’argento, in quanto la sua lavorazione in purezza è resa praticamente impossibile dalla naturale duttilità che lo rende instabile se non unito ad altri elementi. Le lega con il 7,5% di rame è chiamato argento 925. Questo valore è quello che viene riportato nella timbratura, che tutti gli oggetti in argento devono obbligatoriamente riportare. Il titolo 925 è il più diffuso, insieme a quello “800”, che corrisponde a una lega in cui la percentuale di argento è presente all’80%.
L’argento è molto utilizzato anche nel settore delle lavorazioni elettroniche: la sua proprietà di ottimo conduttore, infatti, lo rende utile alla fabbricazione di componenti per computer e cellulari.
Particolarmente ricco è anche lo sfruttamento dell’argento nel settore dell’odontoiatria o come agente battericida nei depuratori di acqua.
Monete e medaglie, invece, al giorno d’oggi valgono all’incirca il 20% del mercato internazionale di questo metallo.
Già, il mercato. Sicuramente l’argento è associato, nell’immaginario collettivo, alla ricchezza. Seppure non sia ai livelli dell’oro, infatti, la sua natura è pur sempre quella di un metallo prezioso e la sua storia è segnata da un utilizzo legato al settore della nobiltà e del lusso. Ecco perché, oggi, chi ha in casa degli oggetti d’argento, magari particolarmente antichi, spesso è curioso di sapere quanto possano valere e quanto si possa ricavare da una loro eventuale vendita.
Uno dei sistemi più pratici per rispondere alla domanda è lo stesso che vale per l’oro, ovvero rivolgersi a un negozio di compro oro e, soprattutto, a un sito internet che offra il sistema di blocco del prezzo on-line. Grazie a questo sistema, infatti, inserendo il titolo del proprio oggetto in argento e il suo peso, si può avere una stima immediata della quotazione argento in tempo reale.
Va detto, però, che per questo metallo il valore in sé dell’argento non è l’unico parametro. Tanto, infatti, conta anche la lavorazione, lo stato di conservazione, il periodo a cui si può far risalire, ecc. In linea generale, per esempio, l’argento antico vale più di quello di oggi, anche se, poi, bisogna comunque valutare con precisione il periodo storico e il Paese di provenienza, risalendo alla sua storia attraverso ile timbrature che dovrebbero sempre essere riportate.
Paradossalmente, per via di tutte queste variabili, non cambia eccessivamente le cose il titolo dell’argento: che sia 925, 800 o nelle più rare leghe da 916 millesimi o 950 millesimi.