Farsi oggi un’idea del valore dell’oro di cui si è in possesso, e che si è deciso di vendere, è assolutamente necessario in quanto un’eventuale differenza troppo marcata fra la propria stima e quella del negozio compro oro è un campanello d’allarme di cui bisogna tener conto.
Tuttavia prima di vendere il proprio oro usato è necessario risolvere, in via preliminare, un altro problema, che è quello di stabilirne l’autenticità.
Molto utile può risultare, anche in questo caso, un confronto fra uno o più test fatti in casa in maniera autonoma e quello eseguito da un negozio compro oro di fiducia, che può essere considerato tranquillamente come il test definitivo.
Controllare la punzonatura, si tratta di un rombo, impresso nel gioiello, che riporta al suo interno dei numeri indicanti, in millesimi, il cosiddetto “titolo”, indice della purezza dell’oggetto in oro.
Per fare un esempio, se il numero all’interno del rombo è 750, esso sta a significare che ogni grammo del gioiello contiene 750 millesimi di grammi d’oro ed altri 250 di altro metallo.
Un altro modo per esprimere la purezza è l’indicazione in carati. Ogni carato corrisponde a 41,67 millesimi di grammo per cui, il gioiello “titolo 750” dell’esempio precedente, corrisponde ad un oggetto prezioso “18 carati”.
Il timbro, o punzonatura che dir si voglia, è visibile sulla superficie del gioiello: tuttavia, trovandosi spesso in una posizione nascosta, potrebbe essere necessario l’uso di una lente d’ingrandimento per agevolarne la lettura.
Vi sono però casi in cui il timbro può risultare poco, o per nulla, leggibile a causa dell’usura del gioiello, oppure addirittura contraffatto.
Il test con la calamita è invece un metodo molto semplice per stabilire se l’oro contenuto negli oggetti preziosi è vero oppure è falso. L’oro (come d’altronde anche l’argento ed il platino) non reagisce ai campi magnetici: ragion per cui se esso viene attirato da una qualsiasi calamita è falso.
Tuttavia anche questo metodo non è immune alla contraffazione, in quanto caso c’è chi riesce ad aggirare il problema inserendo nell’oggetto piccole quantità di materiali che reagiscono al magnete.
ll test che offre una risposta praticamente sicura al dilemma riguardante l’autenticità dell’oggetto in oro è quello dell’acido nitrico: effettuare questo test in casa è possibile (addirittura i kit per eseguirlo sono facilmente reperibili online) ma non consigliabile, trattandosi di acidi è necessaria molta cautela.
Un oggetto composto da vero oro non reagisce all’acido nitrico. Diversamente, cioè quando la parte trattata con l’acido diventa di un colore verdastro, l’indicazione è chiara: non si tratta di oro puro, tra l’altro ricordiamo che i gioielli non sono fatti interamente d’oro, per cui il test domestico potrebbe confondere. Oltre a questi test principali ne esistono altri, decisamente più approssimativi, come la prova del morso, dello sfregamento (in particolari su oggetti di ceramica), e così via.
Stabilita l’autenticità dell’oro, è possibile farsi un’idea anche di quanto verrà realizzato, in contanti, dalla sua vendita.
Per fare ciò bisogna conoscere la valutazione sul mercato dell’oro usato e la quantità d’oro a disposizione per la vendita e, cioè, in definitiva il suo peso in grammi.
Conoscere la quotazione dell’oro in sé non rappresenta un problema, in quanto questo tipo di informazione è facilmente reperibile online. Bisogna tuttavia evitare di confondere la massima valutazione dell’oro, riferita all’oro puro 24 carati, con quella dell’oro che si vuole vendere, in quanto quest’ultimo è più facile si riferisca all’oro 18 carati.
La quotazione oro in tempo reale, che viene riportata da tutti i siti di settore e che muta quotidianamente in base al mercato, è diversa a seconda della caratura. Tuttavia i siti stessi indicano i diversi prezzi dell’oro divisi appunto per caratura ed offrono la possibilità, grazie all’ausilio di semplicissimi calcolatori, di stabilire quanto vale, in contanti, l’oro usato che si ha a disposizione.
Ciò che rimane a questo punto da stabilire è proprio la quantità d’oro a disposizione e, cioè, il suo peso. Va da sé che pesare l’oro in casa con una semplice bilancia domestica non può che portare ad un risultato approssimativo.
Ma la differenza di pesata fai da te e quella eseguita in negozio con bilance professionali, che tuttavia non terrà conto delle pietre preziose presenti nel gioiello e che va eseguita sotto gli occhi del venditore, non dovrebbe essere significativa.
Di conseguenza, anche la valutazione in contanti fatta in maniera autonoma (basterà moltiplicare il prezzo dell’oro reperito online con il suo peso in grammi) non dovrebbe discostarsi di molto da quella proposta dal compro oro, ovviamente se tutto è stato eseguito con sufficiente perizia.